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Parco Fluviale del Nera

Parco Fluviale del Nera

Itinerario Arrone - Monte di Arrone

  • Partenza: Arrone
  • Tempo di percorrenza:  45 minuti
  • Difficoltà: T - Turistico
  • Lunghezza: 1.2 km

In viaggio indietro nel tempo.
Itinerario particolarmente interessante per i notevoli aspetti ambientali e per i suggestivi scorci paesaggistici, ha la sua caratterizzazione principale nelle valenze di ordine archeologico. Il percorso prende avvio dal centro di Arrone (m 245 s.l.m.) antico castello fondato secondo la tradizione nell'anno 880 da Attone, capostipite della famiglia degli Arroni; divenne sede di uno dei più importanti feudi della Valnerina che si estendeva da Papigno a Monteleone di Spoleto. Il centro abitato è collocato su un promontorio roccioso ai piedi del Monte Arrone, alla fine della Valle di Rosciano, ed era anticamente bagnato ad ovest dalle acque dell'antico lago di Arrone che si estendeva nella valle di Castel di Lago. Arrone è costituito da due nuclei. Il più antico è detto "la terra" e si presenta come un castello feudale circondato da mura turrite e organizzato su una struttura viaria ortogonale centrata sull'asse della via principale; quest'ultima unisce il Mastio del Castello (La torre dell'Olivo simbolo anche del comune), posto nel punto più alto del centro, alla chiesa di San Giovanni. Il nucleo storico più recente denominato "Rione Santa Maria" si estende sulla sella che univa il castello al Monte Arrone sul tracciato dell'antica via ed è organizzato intorno alla Piazza dove è situata la chiesa di Santa Maria Assunta (XV secolo). Il percorso, breve ed abbastanza agevole, si inerpica sulle pendici del Monte Arrone (m 420 s.l.m.), fino a raggiungerne la cima, punto privilegiato di osservazione verso i paesi limitrofi e verso l'area della bassa Valnerina. Qui alla fine dell'Ottocento sono stati rinvenuti alcuni bronzetti schematici di particolare pregio e l'ulteriore ritrovamento, a poca distanza, di una testa in marmo di divinità femminile di notevole pregio artistico; questo confermerebbe la presenza nella zona di un'area di culto di particolare importanza, con ogni probabilità legata al fenomeno della monumentalizzazione dei santuari locali durante la fase della romanizzazione della Sabina. Dalla cima del monte si scende sino in località La Valle (m 243 s.l.m.) dove il sentiero può proseguire per Tripozzo.

 
 
 
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