Farnetto
Quercus frainetto Ten., Angiosperme, Dicotiledoni, Fagaceae
Descrizione:
È un albero caducifoglio che può raggiungere anche 20 metri di altezza, con fusto poderoso e dritto da cui si dipartono rami contorti e nodosi, la chioma allargata è composta da grandi foglie lunghe 8-12 centimetri e larghe 5-6 centimetri con lobi abbastanza profondi. Produce ghiande ovoidali allungate di sapore dolciastro per metà ricoperte da una grossa cupola. Nel periodo primaverile, come in tutte le querce, produce evidenti infiorescenze maschili di colore giallognolo.
Anche in Italia, come in Europa, il farnetto è limitatamente diffuso: si ritrova nella parte centromeridionale della penisola, tra cui l'Umbria. Nel territorio regionale si rinviene in particolari condizioni ecologiche, vegeta su terreni tendenzialmente acidi, fertili, poco compatti, di origine vulcanica oppure arenacei di recente costituzione. Raramente si rinviene singolarmente, ma si associa con altre querce come il Cerro e la Roverella. Questi boschi si collocano principalmente in pianura e talvolta in collina.
La sua presenza ha importanza fitogeografica, questa specie in Italia è presente nella porzione meridionale, ed il limite settentrionale della sua diffusione coincide proprio con il territorio umbro; inoltre i boschi in cui era presente, soprattutto nelle aree pianeggianti, sono stati quasi tutti abbattuti per far posto alle coltivazioni. Per tutta questa serie di ragioni, in Umbria, il farnetto è considerato specie vulnerabile.
Attualmente è possibile osservare il farnetto nelle seguenti aree boscate: Sereni (tra S. Biagio e Bagnaia), Monte Croce (presso Monte Petriolo), Montali e Monte Marzolina (presso Mugnano), presso Panicarole e Ferretto, tra Miralduolo e Torgiano, presso Farnetta all'interno dell'agro di Montecastrilli, presso San Biagio della Valle e Pieve Caina in agro di Marsciano.