Lupo

 

Canis lupus lupus (Linnaeus, 1758)

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Note:

Il lupo è un predatore dalla corporatura allungata e snella, così come la testa; è dotato di arti abbastanza lunghi e sottili che terminano con dita robuste non retrattili; è in grado di mimetizzarsi facilmente avendo un mantello che può variare dal grigio-giallo al grigio-bruno fino al nero. Generalmente vive in branchi, caccia in gruppo e la sua strategia di caccia è basata sull’inseguimento; solitamente presidia un determinato territorio marcandolo con l’urina. È un abile cacciatore grazie al suo corpo agile e snello e alla sua dentatura sviluppata; grazie all'udito e all'olfatto molto efficaci, è in grado di individuare le prede anche a notevole distanza.

Si nutre principalmente di erbivori di grossa taglia, ma anche di topi e ratti; in condizioni di scarsità di cibo può anche divenire necrofago.

Essenzialmente popola i boschi caducifogli; raramente è stato rinvenuto nelle zone coltivate, anche se, nei periodi di prolungata carenza di prede, il L. Può spingersi fino alle zone antropizzate.

Intensamente cacciato fino al 1971, è stato considerato quasi scomparso. In passato il suo sterminio è stato incentivato anche da false storie in merito alle sue abitudini antropofaghe, ma, come è emerso da alcuni studi, l'animale attacca eccezionalmente l’uomo, e solo nei casi in cui le sue prede risultano carenti oppure come conseguenza della forte antropizzazione dei suoi ambienti.

Grazie alla tutela a cui viene sottoposto è considerato specie Vulnerabile, altrimenti si sarebbe estinto. In Umbria la sua diffusione è disomogenea, la sua presenza è stata accertata prevalentemente in corrispondenza dei rilievi collinari e montuosi della parte settentrionale e della parte sud orientale.


 
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